Mercato turistico in Italia: investimenti in hotel

Il turismo in Italia è uno degli ambiti più redditizi dell’economia del Paese, basato principalmente su ricche risorse ricreative, la cui quota del PIL è di circa il 12%.

Le città italiane hanno una lunga storia e un’architettura distintiva che combina epoche e culture diverse, dall’Impero Romano al periodo moderno. Non è un caso che il turismo italiano sia nato con il Grand Tour, quando i giovani dell’aristocrazia europea arrivarono per esplorare le bellezze del passato e godere della ricchezza della sua storia. L’Italia ha una varietà di mete turistiche da offrire ai visitatori, rendendola leader mondiale indiscussa per numero di monumenti storici e opere d’arte. 55 beni del patrimonio culturale e naturale d’Italia sono inclusi nella Lista Unesco – il dato più alto per un singolo Paese. Milioni di turisti vengono qui ogni anno, motivo per cui l’Italia è il quinto paese più visitato al mondo, secondo l’UNWTO World Tourism Organization.

Classifica delle città più visitate in Italia

Secondo Wikipedia, l’Italia ha il quarto maggior numero di turisti al mondo. Le direzioni più popolari, secondo i dati per il 2018, sono:

  • Roma 28 992098 turisti
  • Venezia 12 118 298 turisti
  • Milano 12.058.835 turisti
  • Firenze 10592202 turisti

Le righe successive della classifica sono occupate dalle famose località turistiche della costa adriatica italiana – Rimini (regione Emilia-Romagna), Qualino-Treporti e Jesolo (regione Veneto).

Investimenti in hotel

Secondo Colliers, gli investimenti in hotel in Italia sono cresciuti costantemente nel 2019, soprattutto rispetto agli anni precedenti, raggiungendo i 2,9 miliardi di euro. Questo gruppo di attività è diventato il più grande in Italia dopo gli uffici, rappresentando il 25%.

Nonostante l’attuale crisi legata alla pandemia, che ha indubbiamente causato gravi danni all’intero mercato turistico italiano, questo Paese continua a suscitare un notevole interesse da parte degli investitori, principalmente esteri. Vedono l’Italia come un’importante meta turistica, dove le infrastrutture esistenti non sono sufficienti a soddisfare la crescente domanda, soprattutto dalla Russia e dall’Asia. Di conseguenza, molti degli hotel acquistati sono stati rinnovati, ammodernati e adattati alle esigenze di questa nuova clientela. Sono in fase di lancio progetti per l’apertura di nuovi hotel, soprattutto nel segmento a cinque stelle.

Oggi la situazione nel mercato alberghiero italiano è la seguente: il volume degli investimenti nel 2020 è sceso a 1 miliardo di euro, con 31 vendite e acquisti, il 68% in meno rispetto all’anno record per investimenti nel 2019.

Forum Internazionale per gli Investimenti in Italia

La crisi attuale genera cambiamenti negli investimenti internazionali nel mercato immobiliare e, allo stesso tempo, c’è un interesse per gli investimenti immobiliari da parte degli investitori pubblici italiani + 10%. Questi dati sono stati diffusi durante il 9 ° Forum Immobiliare COIMA “Il territorio d’Italia come risorsa principale per il rilancio”, che si è svolto a Roma questo autunno.

L’esperienza globale acquisita durante la pandemia è storica e drammatica, mai vista prima, ha affermato Manfredo Catella, fondatore di COIMA. L’Italia ha però sul suo territorio risorse uniche, che oggi possono dare un contributo determinante allo sviluppo dell’economia.

Il Fondo per la ricostruzione può accelerare il rilancio e la riqualificazione delle città e regioni in Italia secondo tre aree prioritarie:

  • Aumentare il livello di ecologia
  • Ridurre le barriere sociali e territoriali
  • Modernizzare il paese

Vengono delineati cinque obiettivi principali:

  • Rivoluzione verde e sostenibilità
  • Equità sociale
  • Accessibilità dell’istruzione
  • Disponibilità di servizi medici e sanitari
  • Introduzione di tecnologie digitali, modernizzazione e competitività

Il forum si è tenuto a distanza e ha riunito più di 500 rappresentanti dei più grandi fondi di investimento di tutto il mondo, principalmente da Asia, Canada, America, Medio Oriente ed Europa, il cui capitale totale è di circa 2 trilioni di euro.