Investimenti nel settore alberghiero italiano nel 2021

Secondo un’analisi del rinomato fondo di investimento Castello SGR e dell’istituto indipendente di ricerche di mercato immobiliare Scenari Immobiliari, gli investimenti in immobili di tipo alberghiero in Italia triplicheranno nei prossimi tre anni e raggiungeranno i 23 miliardi di euro nel 2023.

Agli occhi degli investitori, il marchio italiano “Made in Italy” ha mantenuto il suo appeal anche durante la pandemia, secondo un esperto di fondi di investimento.

Nella selezione internazionale degli hotel di fascia alta, l’Italia è al secondo posto dopo la Francia. La metà degli investitori è concentrata su hotel urbani a cinque stelle o resort di lusso in aree marittime o montane.

Cosa succede agli investimenti nel settore alberghiero in Italia?

La crescita del numero di investimenti in hotel in Italia ha iniziato a prendere progressivamente slancio dopo le pesanti conseguenze del 2020.

L’interesse per il settore dell’ospitalità in Italia rimane elevato nonostante il calo del turismo. L’attenzione degli investitori è focalizzata sui segmenti del lusso. Sempre più brand internazionali si rivolgono a strutture italiane perché l’Italia come destinazione turistica è considerata molto attraente.

Gli asset del mercato alberghiero italiano

L’investimento in questa asset class sta soffrendo in quanto le strutture alberghiere sono spesso di proprietà di privati ​​che non dispongono della documentazione necessaria per condurre un’accurata due diligence e necessitano di importanti interventi di riqualificazione e ammodernamento.

“I cambiamenti in atto nei consumatori e nei loro atteggiamenti portano alla necessità di individuare modalità innovative per coinvolgere, attrarre e soddisfare il loro desiderio di viaggiare in vacanza. A tal fine è importante rinnovare l’offerta sul mercato, soprattutto nelle grandi città, e allo stesso modo sono necessari interventi per aumentare il livello di attrattività del sistema culturale e turistico italiano attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture”, afferma Paolo Bottelli (Crialos).

Questo periodo di transizione dovrebbe essere utilizzato per prepararsi a una nuova fase di prosperità facendo investimenti di diversa natura, al fine di migliorare le proprie prestazioni e la disponibilità ad ospitare e gestire il viaggiatore del futuro, consapevoli che la cultura e il turismo italiani sono elementi fondamentali di la crescita e lo sviluppo dell’intero Paese.

Tendenze del settore alberghiero italiano

Il settore alberghiero in Italia si sta preparando a un’impennata dopo la flessione dovuta alla pandemia di coronavirus. Nel primo semestre del 2021 sono state registrate oltre 2.200 vendite di camere in termini di numero di transazioni, pari a oltre mezzo miliardo di euro.

B&B in Italia

Negli ultimi mesi il mercato ha visto una ripresa. I bed and breakfast si offrono come una soluzione affidabile per tutti coloro che si trovano di fronte a hotel inutilizzati o strutture che rischiano di rimanere invendute a causa di turbolenze economiche. Lo sviluppo dei bed and breakfast rimane una delle priorità. Quindi, ad esempio, riferendosi agli indicatori di B&B Hotels Italia, nel 2021 ci saranno più di dieci aperture in tutto il Paese. Ad oggi l’occupazione media della rete è fissata al 65%, di cui il 71% dei clienti nel Paese sono italiani.

Turismo

Ad oggi, il turismo  sta appena iniziando a riprendersi. Si tratta principalmente di turisti, il cui interesse è rivolto non solo alle grandi città come Roma, Milano, Venezia e Firenze, ma anche a piccole città come Cremona, Mantova e Savona. Si tratta di cifre molto importanti poiché in Italia è concentrato il 78 per cento del patrimonio culturale mondiale.